La Mostra Nazionale delle Colonie Estive e dell’Assistenza all’Infanzia che si tenne nell’area del Circo Massimo di Roma tra il giugno e settembre del 1937 ripercorse il tema del rapporto fra architettura, immagine ed educazione negli spazi delle colonie.
L’architetto Ettore Rossi progettò e curò la costruzione del Padiglione Introduttivo, del Turismo e delle opere d’arte, nonché il Padiglione dell’Opera Nazionale Maternità e Infanzia (ONMI).
I padiglioni furono concepiti nella quasi totalità come architetture effimere ed erano caratterizzati dall’utilizzo di materiali leggeri e di tecniche che ne permisero la realizzazione in 90 giorni.
Il progetto generale venne affidato ad Adalberto Libera, Mario De Rienzi, Giovanni Guerrini ed oltre ai padiglioni progettati da Ettore Rossi, altri furono progettati da Franco Petrucci e Luigi Moretti.
L’area della mostra era di forma oblunga e lo schema urbanistico, molto semplice, presentava un grande viale centrale alla cui estremità si trovavano l’ingresso e il Padiglione dei Congressi. L’itinerario si apriva al di là di un’alta struttura metallica che riportava a grandi caratteri la dicitura della mostra “Il numero e’ potenza” con un Padiglione Introduttivo e si concludeva con la Sala dell’Eroismo.
L’insieme degli edifici che costituivano l’esposizione illustrava il percorso del fanciullo “nato per lo stato” attraverso l’infanzia, la fanciullezza e la scuola e gli strumenti che lungo questo percorso avrebbero contribuito alla sua formazione.
Il ritmo martellante de “il numero e’ potenza” impresso sul fronte del Padiglione Introduttivo a commento di tutta l’esposizione era la parola del Duce.
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