lunedì 7 febbraio 2011

1937 - Casa Littoria (ora Farnesina)

1937 – Concorso Casa Littoria in Roma (ora Farnesina)


Il 27 dicembre 1933 bando di concorso, nell’aprile 1934 le consegna elaborati, dal 23 settembre al 31 ottobre la mostra di 72 tra i progetti pervenuti, il 29 dicembre 1934 solo 14 concorrenti (tra cui il gruppo Ridolfi) sono invitati a partecipare ad una seconda gara (bandita nel 1937)
Il 10 aprile 1937 nuovo bando di concorso , il 15 luglio 1937 la consegna degli elaborati, il 23 agosto 1937: esame dei progetti
Nel più importante concorso di progettazione dell’epoca (e non solo) per la Casa Littoria in Roma L’architetto Ettore Rossi insieme con Mario Ridolfi, V. Cafiero, E. Lapadula ottiene la segnalazione di merito.
Il progetto vincitore a nove piani fu disegnato dagli architetti Enrico Del Debbio, Arnaldo Foschini e Vittorio Morpurgo. Avrebbe dovuto essere il Palazzo del Littorio, sede del Partito Nazionale Fascista.
Con più di 1300 stanze e con una facciata lunga 169 metri ed alta 51 metri, il palazzo vanta un volume costruito di 720.000 m3 che lo pone, insieme alla Reggia di Caserta, tra gli edifici più grandi d'Italia.
Nel 1959 il Palazzo della Farnesina fu ultimato con lievi varianti rispetto al progetto originario, ed è diventato la sede del Ministero degli Affari Esteri della Repubblica Italiana.
Ma non solo il progetto vincitore e quello dell’arch. Ettore Rossi danno il metro dell’ispirazione progettuale dell’epoca; per ispirazione e intendimento si possono citare quello del Rapisardi, quello di Luigi Moretti, quello di Duilio Torres, quello di Vaccaro, Libera e De Renzi quello di Terragni, Carminari, Lingeri, Saliva e Vietti.
Il progetto di Ettore Rossi si attiene nella distribuzione volumetrica della massa complessiva ad un criterio che contempera il valore funzionale con quello rappresentativo. Pur inserendosi alla radice nella totalità dell’area trapezia, tuttavia l’edificio assume, in elevazione la sua tipica forma indipendente. I gruppi di ambienti aulici, il quartiere del Duce, le sale degli alti gerarchi del Partito, il Sacrario dei Caduti, l’Arengario, il Cortile d’onore, la Torre Littoria sono organizzati in un complesso do volumi prospicienti alla Piazza ai quali fa da fondale un primo blocco di notevole altezza, contenente il corpo degli uffici destinati al Direttorio Nazionale. Dietro a questo seguono altri bassi volumi occupati dalle Aule di Riunione e dagli uffici dei vice segretari e della segreteria amministrativa.
Chiude il complesso architettonico, una mole parallelepipeda di notevole altezza e dimensione, occupata da diversi uffici.
Il concetto distributivo e’ valso ad evitare la formazione di cortili chiusi.
Uno speciale schema gerarchico e’ stato introdotto anche nella distribuzione dei vari servizi ai diversi piani degli uffici. Grande cura e’ stata posta nello studiare i complessi dei diversi ambienti partendo da moduli elementari definiti minuziosamente.

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