lunedì 31 gennaio 2011

1948 - Ospedale di Alessandria

1948 - Ospedale di Alessandria

Le Opere Pie Ospitaliere di Alessandria occupavano un intero isolato di mq. 34.296 con un'area coperta di mq. 15.709 e i fabbricati costituivano la risultante di più elementi costruttivi sviluppatisi in tempi diversi attorno al nucleo iniziale, che risale all'anno 1556; tali fabbricati subirono successivi adattamenti e trasformazioni per adeguarsi alle nuove esigenze che via via andavano manifestandosi.
Tale complesso univa all’irrazionale conformazione e distribuzione insite nella stessa vetustà delle costruzioni anche gli inconvenienti delle successive modificazioni, eseguite senza un piano organico prestabilito e soltanto in funzione delle più impellenti necessità.
La funzionalità dei reparti e dei servizi ospedalieri era gravemente compromessa sotto tutti gli aspetti (tecnico, igienico ed economico), tanto da indurre l'Amministrazione dell'Ente a studiare un piano organico di rinnovamento e completamento dei fabbricati e degli impianti.
Il 18 novembre 1948 le Opere Pie Ospitaliere di Alessandria bandirono un pubblico concorso fra gli ingegneri e gli architetti italiani per un progetto di massima di riordinamento, rinnovamento e completamento dei fabbricati e degli impianti ospedalieri.
Il bando del concorso portava notevoli limitazioni e restrizioni dirette ad ottenere dai concorrenti il massimo sfruttamento possibile delle attuali costruzioni che risultassero ancora idonee ad una razionale trasformazione.
Il concorso si concluse il 27 luglio 1949 con la premiazione di due progetti a pari merito.
Il progetto «Sapere» dell'Arch. Ettore Rossi di Milano prevedeva la sopraelevazione degli attuali fabbricati con un grande corpo ad « U», mantenendo l'eccessivo addensamento delle costruzioni.
Il progetto « Probitate et Labore » dell'Ingegner Luigi Gastini e dell'Arch. Bruno Colivicchi di Alessandria prevedeva la sopraelevazione di una parte dei fabbricati esistenti e la costruzione di un nuovo padiglione in modo che i vantaggi di alcune demolizioni per dare maggior respiro ai fabbricati esistenti, restano annullati dalle nuove costruzioni.

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