Fin dal 1937 si impose la necessità di dotare Foggia di una struttura ospedaliera efficiente e moderna. Il presidente degli Ospedali Riuniti di quegli anni, l'avvocato Annino Gentile, chiese all'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, la concessione del Sanatorio di via Ascoli, già costruito ma non ancora adibito a tubercolosario. La richiesta, caldeggiata dal Prefetto, non fu accolta dall'Istituto proprietario e gli amministratori dell'ospedale cittadino si orientarono verso la costruzione "ex novo" di un centro ospedaliero dalla capacità di 500 letti per far fronte alle necessità di Foggia e della sua provincia. Il commendator Guarducci, Commissario prefettizio degli Ospedali Riuniti, nel 1942 deliberò la costruzione del nuovo ospedale, affidando all'architetto Ettore Rossi di Roma il compito di redigere il progetto. La guerra, già scoppiata nel 1940, si incaricò di fermare tutto.
La vera svolta, però, arriva nel 1962 con la nomina di Luigi Turtur a Presidente del Consiglio di Amministrazione degli Ospedali Riuniti. Luigi Turtur, ingegnere, tenne a battesimo il vero inizio dei lavori di costruzione del nuovo ospedale.
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