I pioppi in lontananza costeggiano la Via Emilia; verso destra, in direzione Bologna, si intravede sull'estremo spigolo la chiesa di San Lazzaro.
L'accesso del cantiere e' da Via Emilia e non c'e' alcun tipo di recinzione; probabilmente non avevano timore di furti o forse c'era chi voleva un accesso facilitato.
Alla sinistra della foto una cinghia di trasmissione di potenza senza protezioni (non era ancora uscito il DPR 547/55) collegata al maglio e compattatore dei pali.
Un manovratore attento ne comanda in piedi il funzionamento.
Dietro il compattatore due muratori con balide addetti al riempimento del palo.
A destra si gettano i plinti, tre muratori rovesciano il carico di calcestruzzo all'interno della casseratura.
Sullo sfondo pali non ancora scapitozzati, in primo piano i ferri di ripresa da un plinto gia' gettato. I piani di carico, le passerele e le anditoie non protette ricordano che il DPR 164/56 non era ancora uscito, altri tempi, tempi in cui il badile era ancora l'attrezzo piu' usato dai muratori.
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