martedì 24 aprile 2012

Genesi edilizia del Monoblocco (4/4)

4) Ospedali verticali od a monoblocco.
L'America da qualche tempo aveva dato l'esempio di costruire, nelle grandi città, ospedali raccolti in un unico edificio, colà detti grattacieli, di 12 fino a 20 piani ciascuno, con camere per malati da 1, 2, 3 letti poste ad ambo i lati di un corridoio centrale. È stato così dato origine ad un nuovo tipo di ospedale detto a «monoblocco» o verticale e ciò senza che si siano verificati, per i moderni provvedimenti igienici applicati, gli inconvenienti in passato lamentati nei vecchi ospedali a tipo massiccio.
Los Angeles General Hospital 1930
Da questo pertanto il riesame anche da noi della situazione, dal punto di vista non solo dell’ampiezza delle infermerie, e del raggruppamento delle medesime, ma anche del numero dei piani dell'ospedale, se cioè da noi convenga mantenere il tipo di ospedale a padiglioni separati a due piani sia pure del tipo a corridoio, o se, esaminato il tipo a blocco in tutti i suoi aspetti igienico-sanitari, non fosse più economica la costruzione e l'esercizio di ospedali a blocco del tipo verticale americano.
Dal riesame di tutta la materia, sotto tutti i suoi punti di vista, si sarebbe oggi venuti nel convincimento di poter abbandonare senza alcuna preoccupazione il tipo di ospedali a padiglioni disseminati a uno o due piani, cioè il tipo cosiddetto orizzontale, e di poter invece, con maggior economia di costruzione e di esercizio, meglio raccogliere le infermerie e riunire i servizi di cura e di assistenza in uno od in pochi edifici di parecchi piani (da 5 a 8), a seconda dell'importanza dell'ospedale. Di poter in sostanza consigliare il tipo di ospedale verticale senza che dall'adozione di questo tipo si possano avere inconvenienti di un certo rilievo.
Estendere i servizi di assistenza in senso verticale, cioè in altezza piuttosto che in superficie, porta a non indifferenti economie del personale addetto ai trasporti, nonché ad un più sollecito disimpegno dei servizi stessi.
I trasporti fatti con ascensori o montacarichi, cioè con mezzi prevalentemente meccanici, sono assai più solleciti di quelli fatti con carrelli per lunghe strade scoperte o coperte. Ne consegue che collo sviluppo degli ospedali in altezza i malati potranno essere più rapidamente serviti e specialmente il vitto predisposto in cucina potrà giungere ancora caldo al malato e non alterato nel gusto.
Nel tipo di ospedale verticale i malati potranno accedere alle sale operatorie, alle sale di indagini cliniche, a quelle delle cure fisiche ecc., senza passare all'esterno per cui più sbrigativo e meno disagioso può riuscire qualsiasi movimento degli infermi.
Nel tipo prevalentemente verticale, più raccolto riesce anche il servizio sanitario e di assistenza, più facile la sorveglianza di tutti i servizi, e più facilmente si può ridurre la capacità in letti delle infermerie, senza aumentare il numero del personale quando si abbia l'avvertenza di predisporre, come e’ stato suggerito di applicare nel nuovo Ospedale Maggiore di Milano, infermerie sia pure piccole (3-6 letti), ma raccolte in gruppi di 30 letti circa coi rispettivi servizi indipendenti per i bisogni dei malati e comuni almeno a due gruppi per quelli sanitari e di assistenza. La temuta diffusione di malattie infettive, il ritardo nelle guarigioni che si avevano un tempo nei vecchi ospedali medioevali a tipo massiccio, non sono oggi più possibili nei tipi di ospedali a blocco, i quali, pur raccogliendo in un solo edificio 500 e più malati, sono costruiti con concezioni igieniche tali da eliminare qualsiasi possibilità di contagio non solo, ma così abbondantemente illuminati e ventilati da porre il paziente nelle migliori condizioni igieniche di soggiorno.
Oggi pertanto (1934 ndr), si e’ del parere, e lo sono parecchi costruttori (nonostante ancora alcuni progetti si mantengano aderenti ai vecchi criteri), che nelle moderne costruzioni ospedaliere si debba dare la preferenza, senza esagerare nel numero dei piani, al tipo di ospedale verticale costituito da uno o più blocchi (tipo cosiddetto intermedio), a seconda del numero dei letti che l'ospedale deve comprendere, in luogo del tipo a padiglioni disseminati a due piani con infermerie agli estremi. Ciò si consiglia specialmente per ragioni
economiche e cioè per economia di area, di costruzione e di esercizio, visto che i malati anche negli ospedali verticali possono trovare quasi tutti quei conforti igienici che possono dare gli ospedali del tipo orizzontale.
Naturalmente, da noi, dove l'area non ha gli elevati costi delle grandi città americane, come si è detto, il tipo verticale può essere adottato purché non si esageri in altezza (da 5 a 8 piani al massimo), e non si sacrifichino troppo le infermerie per restringerne la superficie e la cubatura, e non si costruiscano camere di degenza ai due lati del corridoio rendendo questo poco illuminato e male aerato, o gabinetti privi di finestra, specie quando non sia possibile adottare, come estesamente si applica in America, la costosa ventilazione artificiale.
Sacred Heart Hospital of Eau Claire, Wisconsin
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Enunciate, attraverso gli sviluppi dell'edilizia ospedaliera, tali nuove preferenze per gli ospedali a tipo verticale, con le avvertenze sopra esposte, vediamo particolarmente se esiste la vantata economia di costruzione e di esercizio al confronto col tipo di ospedale orizzonta le a padiglioni separati.
Se tale economia veramente esiste, essa permetterebbe una maggiore estensione dell’assistenza ospedaliera, estensione richiesta oggi da tutte le popolazioni civili.
Parecchi sono gli autori che si sono occupati dell’argomento; per citare gli ultimi si ricorda Canalis, Distel, Goldwater, Sollazzo ed altri.
In sostanza più o meno si sostiene che l'ospedale verticale, così detto a blocco, offre anzitutto un’economia nelle spese di costruzione.

Esso richiede :
Un'area assai più ristretta di quella necessaria per lo sviluppo di ospedali a tipo orizzontale o a padiglioni separati, da ciò un minor costo dell’area pur tenendo calcolo di quella scoperta circostante di protezione sempre necessaria.
Certamente l’area necessaria sarà per diminuire man mano che si aumenta il numero dei piani dei quali sono costituiti i moderni ospedali.
Per quanto debbano essere più profonde, globalmente minore sarà l'estensione delle fondazioni, e minore sarà pure l’estensione dei tetti nell’ospedale di un solo o di pochi edifici; per cui, sia per le fondazioni, sia per le coperture, maggiore sarà l'economia nella costruzione degli ospedali a blocco.
Notevole sarà pure l'economia nell'ospedale a blocco delle condutture dell'acqua calda e fredde, del vapore, dell'energia elettrica e del gas per i laboratori. E così pure più economiche risulteranno le condotte delle acque di rifiuto.
Per quanto riguarda le spese d'esercizio si ritiene pur ancora che queste siano minori negli ospedali raccolti o verticali al confronto di quelle occorrenti per l'esercizio del tipo orizzontale o a padiglioni disseminati.
Si è già ricordata l'economia di personale derivante dalla sostituzione dei percorsi orizzontali con quelli eseguiti meccanicamente e dal fatto di essere i servizi generali dell'ospedale, cucina, guardaroba, farmacia, cure fisiche, ecc., uniti all'ospedale stesso o poco distanti da esso. Inoltre per essere possibile di raccogliere più facilmente, come si è dimostrato, le piccole infermerie in sezioni, viene di conseguenza l'utilizzazione più completa del personale di assistenza immediata.
Negli ospedali verticali minore sarà senza dubbio il disperdimento di calore per le ridotte condutture di. acqua calda e vapore ed anche minore sarà il disperdimento nei periodi di riscaldamento invernale in quantochè negli ospedali a padiglioni, maggiori sono le superfici disperdenti se non fosse altro da parte dei locali sottotetto e del piano terreno, e minore sarà la spesa occorrente per l'illuminazione artificiale necessaria per illuminare le vie di comunicazione, i viali le gallerie, per quanto più elevata possa essere la spesa per il consumo di energia elettrica destinata agli elevatori.
Resta pertanto confermato a nostro avviso che il tipo di ospedale verticale risulta più economico sia nella costruzione che nell’esercizio .
***
L'economia però non deve andare a detrimento dei requisiti igienici dell’ospedale per cui nello scegliere il tipo di ospedale verticale ad uno o più blocchi, a seconda, riteniamo noi, della grandezza, non bisognerà esagerare nell’accentrare troppo, come per ragioni locali e di abitudini della popolazione si fa in America.
Da noi, come si disse, il costo dell’area non è mai eccessivo, tanto più che non e’ ormai più necessario costruire gli ospedali nel centro delle città, per cui è preferibile rinunciare ai grattacieli ed accontentarci di ospedali di 5-8 piani al massimo, cioè di quelli che noi chiamiamo “tipo misto”.
È preferibile orientare le infermerie da un lato del corridoio e mantenere l'altro lato in gran parte libero, limitandosi a sistemare da questo lato i locali accessori di servizio, così da rendere il corridoio non soltanto illuminato e ventilato alle estremità come in molti ospedali americani, ma anche lateralmente.
Ciò porterà ad una maggiore estensione in superficie del fabbricato, ma offrirà in compenso una maggiore salubrità degli ambienti, ed una minore spesa di esercizio, evitando gli impianti di ventilazione artificiale mal tollerata da noi specie nelle stagioni intermedie .
Così pure nei nostri climi temperati, non si consiglia, come in Germania, di ridurre eccessivamente la superficie e la cubatura per letto.
Noi non consigliamo nel fissare la superficie delle infermerie di scendere al disotto degli 8 mq. di superficie per letto designando un’altezza dei locali non inferiore a metri 4 in media, perciò un cubo per letto di mc. 32, calcolando di ricambiare non meno di due volte per ora l’aria negli ambienti coi soli mezzi coadiuvanti la ventilazione. Infine non possiamo a meno di raccomandare di determinare con una certa larghezza, anche la superficie necessaria per la costruzione, tenendo calcolo di mantenere attorno all'ospedale una certa arca di rispetto che potrà essere trasformata a giardino e a parco, così da costituire attorno all'ospedale un polmone aeratore e posti di soggiorno all'aperto tra le piante da usarsi dai convalescenti specie nella buona stagione .
Anche con tali avvertenze, aventi lo scopo di adattare il tipo di ospedale verticale alle nostre località, ai nostri climi, ed alle nostre abitudini, certamente tale tipo riuscirà più economico senza minimamente danneggiare i malati ricoverati.
L'arch. Ettore Rossi fu uno fra i primi e piu' importanti interpreti della innovazione edilizia ospedaliera con l'introduzione di innumerevoli progetti di ospedali concepiti "a monoblocco", introducendo in Italia la moderna concezione di edilizia sanitaria americana.

Liberamente tratto dagli Atti del Sindacato Provinciale  Ingegneri di Lombardia n.1 1934 - Gli sviluppi dell’Edilizia Ospedaliera - con la collaborazione del prof. Enrico Ronzani - Direttore degli Istituti Ospedalieri di Milano.

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